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La bella recensione di La bambina, il cuore e la casa (Mondadori, 2013) del blog (assolutamente da seguire) di Federica Pizzi, Libri e Marmellata è quello che ci vuole in questo venerdì pomeriggio per ravvivare il mio povero blog, decisamente abbandonato a se stesso (oltre un anno senza notizie...che vergogna!)
Buona lettura a tutti e buon fine settimana!
La bella recensione di La bambina, il cuore e la casa (Mondadori, 2013) del blog (assolutamente da seguire) di Federica Pizzi, Libri e Marmellata è quello che ci vuole in questo venerdì pomeriggio per ravvivare il mio povero blog, decisamente abbandonato a se stesso (oltre un anno senza notizie...che vergogna!)
Buona lettura a tutti e buon fine settimana!

María Teresa Andruetto vincitrice del Premio Andersen 2012. La nostra María Teresa!

Si comincia, almeno non piove!

Il muro degli illustratori…ma quanti sono??

Portogallo, paese invitato di questa edizione 2012

Portogallo, dettagli

ancora dettagli

Hello from Australia!

All monkeys love bananas – Fremantle Press-Australia

Si finisce. Stanca ma contenta!
Una domenica tranquilla, guardando le foto di qualche mese fa…
0 Comments on Ricordi… as of 5/6/2012 12:27:00 PM

María Teresa Andruetto vincitrice del Premio Andersen 2012. La nostra María Teresa!

Si comincia, almeno non piove!

Il muro degli illustratori…ma quanti sono??

Portogallo, paese invitato di questa edizione 2012

Portogallo, dettagli

ancora dettagli

Hello from Australia!

All monkeys love bananas – Fremantle Press-Australia

Si finisce. Stanca ma contenta!
Una domenica tranquilla, guardando le foto di qualche mese fa…
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Premio Andersen 2012
Ya no escribo mucho en el blog por falta de tiempo, pero hoy quiero compartir este fantástico cortometraje de animación que me ha encantado.
¡Buen fin de semana lleno de buenas lecturas!
Ormai scrivo poco sul blog, per mancanza di tempo, ma oggi voglio condividere questo fantastico corto di animazione davvero stupendo.
Buon fine settimana pieno di buone letture!
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore from Moonbot Studios on Vimeo.
Ya no escribo mucho en el blog por falta de tiempo, pero hoy quiero compartir este fantástico cortometraje de animación que me ha encantado.
¡Buen fin de semana lleno de buenas lecturas!
Ormai scrivo poco sul blog, per mancanza di tempo, ma oggi voglio condividere questo fantastico corto di animazione davvero stupendo.
Buon fine settimana pieno di buone letture!
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore from Moonbot Studios on Vimeo.
È passata ormai più di una settimana dalla chiusura della Fiera del Libro di Francoforte.
Dopo il senso di vuoto lasciato da due giorni intensi, ho riorganizzato le idee, i nuovi clienti, ripreso i contatti iniziati durante la fiera e mi accorgo di avere anche qualche semplice consiglio da dare.
Durante la fiera

Agenda. Meglio concentrare gli appuntamenti in padiglioni limitrofi. Vero è che ci sono le navette ed un buon collegamento interno ma la scarpinata è garantita comunque, e se è la prima volta, come nel mio caso e ti trascini dietro un trolley con libri e laptop…a fine giornata la stanchezza si raddoppia oltre a scoprire antipatici calli sulle mani…
Cibo. C’è l’imbarazzo della scelta ma i prezzi non sono proprio economici. Se si viaggia soli è meglio portarsi almeno acqua per non disidratarsi, qualche snack per sopravvivere tra un meeting e l’altro, barrette ai cereali ecc. Se il tempo lo permette è gradevole mangiare all’aria aperta: i tipici panini con Wurstel per esempio, insomma un cibo veloce e nutriente. Ovviamente se poi incontrate un amico o un collega e allora lì il pranzo in compagnia è un dovere oltre che un piacere.
Dopo la fiera
Se avete ancora qualche energia da spendere sappiate che cene ed eventi sono molti, bisogna stare con le orecchie ben aperte. Non so se sia sempre così, ma quest’anno l’Hotel Steigenberger Frankfurter Hof era punto di ritrovo di tutto il mondo editoriale quindi tappa obbligata per farsi vedere e fare networking. Importante in queste occasione ma in generale durante tutta la durata della fiera è avere sempre biglietti da visita a portata di mano: in qualsiasi momento si possono fare incontri interessanti, io per esempio ho conosciuto un editore di libri per ragazzi in metropolitana.
Dopo, dopo la fiera
È tempo di fare un bilancio, nel mio caso positivo per essere stata la prima volta: ho fatto nuove interessanti conoscenze ed i molti appuntamenti hanno dato buoni risultati. Ovviamente non tutti, alcuni sono stati davvero una perdita di tempo ma di certo anche quelli sono stati una esperienza utile per imparare dai propri errori e sapere cosa fare o no alla prossima occasione.
Allora non mi resta che dire auf Wiedersehen alla Buchmesse 2012
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È passata ormai più di una settimana dalla chiusura della Fiera del Libro di Francoforte.
Dopo il senso di vuoto lasciato da due giorni intensi, ho riorganizzato le idee, i nuovi clienti, ripreso i contatti iniziati durante la fiera e mi accorgo di avere anche qualche semplice consiglio da dare.
Durante la fiera

Agenda. Meglio concentrare gli appuntamenti in padiglioni limitrofi. Vero è che ci sono le navette ed un buon collegamento interno ma la scarpinata è garantita comunque, e se è la prima volta, come nel mio caso e ti trascini dietro un trolley con libri e laptop…a fine giornata la stanchezza si raddoppia oltre a scoprire antipatici calli sulle mani…
Cibo. C’è l’imbarazzo della scelta ma i prezzi non sono proprio economici. Se si viaggia soli è meglio portarsi almeno acqua per non disidratarsi, qualche snack per sopravvivere tra un meeting e l’altro, barrette ai cereali ecc. Se il tempo lo permette è gradevole mangiare all’aria aperta: i tipici panini con Wurstel per esempio, insomma un cibo veloce e nutriente. Ovviamente se poi incontrate un amico o un collega e allora lì il pranzo in compagnia è un dovere oltre che un piacere.
Dopo la fiera
Se avete ancora qualche energia da spendere sappiate che cene ed eventi sono molti, bisogna stare con le orecchie ben aperte. Non so se sia sempre così, ma quest’anno l’Hotel Steigenberger Frankfurter Hof era punto di ritrovo di tutto il mondo editoriale quindi tappa obbligata per farsi vedere e fare networking. Importante in queste occasione ma in generale durante tutta la durata della fiera è avere sempre biglietti da visita a portata di mano: in qualsiasi momento si possono fare incontri interessanti, io per esempio ho conosciuto un editore di libri per ragazzi in metropolitana.
Dopo, dopo la fiera
È tempo di fare un bilancio, nel mio caso positivo per essere stata la prima volta: ho fatto nuove interessanti conoscenze ed i molti appuntamenti hanno dato buoni risultati. Ovviamente non tutti, alcuni sono stati davvero una perdita di tempo ma di certo anche quelli sono stati una esperienza utile per imparare dai propri errori e sapere cosa fare o no alla prossima occasione.
Allora non mi resta che dire auf Wiedersehen alla Buchmesse 2012
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Manca poco alla Frankfurter Buchemesse ( 12 /16 ottobre) la fiera del libro che come ogni anno si svolge a Francoforte, appuntamento obbligato per tutti i professionisti del mondo editoriale.
Questa sarà la mia prima partecipazione ad una fiera che tutti mi hanno descritta come immensa, caotica, stressante e dove è difficile incontrare un caffè decente.
La caffeina è senza dubbio vitale in queste circostanze ma credo che sopravviverò o mi adatterò al kaffee tedesco, l’importante infatti è partire visto che i controllori aerei minacciano di scioperare.
A questo punto mi chiedo: forse ho una nuvoletta fantozziana che mi perseguita?
Invece della pioggia (che comunque sembra ci sarà secondo le previsioni) mi porto dietro gli scioperi: anche a Bologna alla Children’s Book Fair me ne era toccato uno nazionale che per fortuna, a parte l’attesa interminabile e dai risvolti kafkiani per prendere un taxi, non ebbe importanti conseguenze sulla mia agenda.
Staremo a vedere, sono zen o almeno cerco di esserlo. Ho ancora qualche ora prima di partire per organizzare la valigia e decidere cosa portare: libri di certo, il portfolio dei miei illustratori, qualche vestito per ogni occasione non si sa mai, scarpe comode…ed ovviamente macchina fotografica per immortalare ogni momento di questi giorni tanto attesi.
Aspettando la Buchemesse, vi saluto: arrivederci a Francoforte
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Bologna Children's book fair,
CASE EDITRICI,
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illustratori
2 Comments on Aspettando la Buchemesse, last added: 10/11/2011
Manca poco alla Frankfurter Buchmesse ( 12 /16 ottobre) la fiera del libro che come ogni anno si svolge a Francoforte, appuntamento obbligato per tutti i professionisti del mondo editoriale.
Questa sarà la mia prima partecipazione ad una fiera che tutti mi hanno descritta come immensa, caotica, stressante e dove è difficile incontrare un caffè decente.
La caffeina è senza dubbio vitale in queste circostanze ma credo che sopravviverò o mi adatterò al kaffee tedesco, l’importante infatti è partire visto che i controllori aerei minacciano di scioperare.
A questo punto mi chiedo: forse ho una nuvoletta fantozziana che mi perseguita?
Invece della pioggia (che comunque sembra ci sarà secondo le previsioni) mi porto dietro gli scioperi: anche a Bologna alla Children’s Book Fair me ne era toccato uno nazionale che per fortuna, a parte l’attesa interminabile e dai risvolti kafkiani per prendere un taxi, non ebbe importanti conseguenze sulla mia agenda.
Staremo a vedere, sono zen o almeno cerco di esserlo. Ho ancora qualche ora prima di partire per organizzare la valigia e decidere cosa portare: libri di certo, il portfolio dei miei illustratori, qualche vestito per ogni occasione non si sa mai, scarpe comode…ed ovviamente macchina fotografica per immortalare ogni momento di questi giorni tanto attesi.
Aspettando la Buchmesse, vi saluto: arrivederci a Francoforte
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El lector editorial es una figura profesional de la edición. Su función es la de leer los manuscritos que llegan a la editorial (por parte de las distintas fuentes: agencias literarias, editoriales extranjeras, “espontáneos” o sea los escritores en busca de editor), y escribir un informe de lectura, una ficha técnica donde se evalúa la obra.
La estructura del informe cambia según la editorial pero normalmente consta de una parte de resumen y una de opinión del lector (puntos fuertes, débiles, valoración comerciales y literarias). Algunas editoriales piden notas (de 1 a 10) otras valoran más el punto de vista personal del lector.
Para ser lector obviamente es necesario tener pasión por la lectura. Ser un lector rápido, a lo mejor un tanto compulsivo y un poco ecléctico. También hace falta saber escribir. Muchos de los que empiezan como lectores tienen una carrera de humanidades y lo hacen con la esperanza de entrar, posiblemente para quedarse, en el mundo editorial. Puede ser que en pasado era algo habitual y corriente sin duda ahora muchas cosas han cambiado en la editoriales y afuera (ya sabéis la crisis…). Pero nunca se sabe: si eres bueno y le caes bien al editor…quizás.
Otro requisito fundamental es tener mucha paciencia: el lector es un colaborador editorial cosa que los editores parecen olvidar. A menudo el único contacto será con los asistentes (que siempre tardan en contestar) aunque tal vez es posible conocer editores disponibles, a pesar del poco tiempo que tengan.
Aunque sea una profesión interesante y variada hay que saber que no se puede vivir como lector editorial. La remuneración no es muy alta, cada editorial tiene su tarifario y vale la regla: más grande es el grupo editorial menor será el importe pagado. En fin más que un trabajo es una vocación.
Consejos para redactar un buen informe de lectura
- Revisar siempre ortografía/gramática. Faltas:NO
- No se trata de escribir una reseña de prensa, no tiene porque gustarte lo que has leído pero sí que tienes que ver si encaja o no en el catálogo de la editorial. Cosa más fácil de decir, porque a veces hay catálogos donde al lado de unos reconocidos autores literarios se pueden encontrar novelas de Chick-lit… y te quedas un tanto despistado.
- Escribir con claridad. El editor siempre va de prisa y quiere algo claro y rápido. No tienes que impresionar al editor ni venderle nada. Solo expresar tu opinión de manera clara y argumentada.
- Nada de estrés. Aunque al principio no es fácil, te ayudará recordar que es el editor que toma la decisión final. Está claro que si aciertas una lectura y descubres un nuevo Harry Potter, es probable que serás un lector más afortunado y con mucha más lecturas en futuro.
- Ser honesto: te pagan por dar una opinión sincera.
- Ser profesional: entrega el informe en los tiempos requeridos.
El pago (la dolorosa)
- El importe como dicho anteriormente, varía según la editorial. Cada una tiene sus reglas: hay quién paga con cheque, quién con transferencia bancaria. Los tiempos también son distintos: normalmente en 30/60/90 hasta 120 días.
- Si eres autónomo enviarás tu factura y esperarás el pago. Si no eres autónomo ¡OJO! porque la situación se complica, no hay una verdadera regla. Es cierto que las editoriales pagarán el Irpf sobre el importe que te toca, pero ¿qué pasa cuando, en el momento de hacer la declaración de la renta, descubres que la editorial te ha clasificado como profesional y por lo tanto Hacienda te reclama el IVA (que como profesional tiene la obligación de declarar)?

El lector editorial es una figura profesional de la edición. Su función es la de leer los manuscritos que llegan a la editorial (por parte de las distintas fuentes: agencias literarias, editoriales extranjeras, “espontáneos” o sea los escritores en busca de editor), y escribir un informe de lectura, una ficha técnica donde se evalúa la obra.
La estructura del informe cambia según la editorial pero normalmente consta de una parte de resumen y una de opinión del lector (puntos fuertes, débiles, valoración comerciales y literarias). Algunas editoriales piden notas (de 1 a 10) otras valoran más el punto de vista personal del lector.
Para ser lector obviamente es necesario tener pasión por la lectura. Ser un lector rápido, a lo mejor un tanto compulsivo y un poco ecléctico. También hace falta saber escribir. Muchos de los que empiezan como lectores tienen una carrera de humanidades y lo hacen con la esperanza de entrar, posiblemente para quedarse, en el mundo editorial. Puede ser que en pasado era algo habitual y corriente sin duda ahora muchas cosas han cambiado en la editoriales y afuera (ya sabéis la crisis…). Pero nunca se sabe: si eres bueno y le caes bien al editor…quizás.
Otro requisito fundamental es tener mucha paciencia: el lector es un colaborador editorial cosa que los editores parecen olvidar. A menudo el único contacto será con los asistentes (que siempre tardan en contestar) aunque tal vez es posible conocer editores disponibles, a pesar del poco tiempo que tengan.
Aunque sea una profesión interesante y variada hay que saber que no se puede vivir como lector editorial. La remuneración no es muy alta, cada editorial tiene su tarifario y vale la regla: más grande es el grupo editorial menor será el importe pagado. En fin más que un trabajo es una vocación.
Consejos para redactar un buen informe de lectura
- Revisar siempre ortografía/gramática. Faltas:NO
- No se trata de escribir una reseña de prensa, no tiene porque gustarte lo que has leído pero sí que tienes que ver si encaja o no en el catálogo de la editorial. Cosa más fácil de decir, porque a veces hay catálogos donde al lado de unos reconocidos autores literarios se pueden encontrar novelas de Chick-lit… y te quedas un tanto despistado.
- Escribir con claridad. El editor siempre va de prisa y quiere algo claro y rápido. No tienes que impresionar al editor ni venderle nada. Solo expresar tu opinión de manera clara y argumentada.
- Nada de estrés. Aunque al principio no es fácil, te ayudará recordar que es el editor que toma la decisión final. Está claro que si aciertas una lectura y descubres un nuevo Harry Potter, es probable que serás un lector más afortunado y con mucha más lecturas en futuro.
- Ser honesto: te pagan por dar una opinión sincera.
- Ser profesional: entrega el informe en los tiempos requeridos.
El pago (la dolorosa)
- El importe como dicho anteriormente, varía según la editorial. Cada una tiene sus reglas: hay quién paga con cheque, quién con transferencia bancaria. Los tiempos también son distintos: normalmente en 30/60/90 hasta 120 días.
- Si eres autónomo enviarás tu factura y esperarás el pago. Si no eres autónomo ¡OJO! porque la situación se complica, no hay una verdadera regla. Es cierto que las editoriales pagarán el Irpf sobre el importe que te toca, pero ¿qué pasa cuando, en el momento de hacer la declaración de la renta, descubres que la editorial te ha clasificado como profesional y por lo tanto Hacienda te reclama el IVA (que como profesional tiene la obligación de declarar)? Bueno… tarde o temprano tendrás un problema. Mejor entonces aclarar las cosas con la editorial desde el principio.
- Normalmente las editoriales pagan cada lectura pero algunas prefieren cumular varios informes antes de pagar, 1o por ejemplo. No parecen muchos pero todo depende del ritmo de la editorial: una lectura cada mes = 10 meses antes de recibir el pago como mínimo (si entre tanto no se han producidos problemas administrativos como perder tus datos o peor un cambio de personal que no se entera de nada). Entonces asegúrate también de este aspecto para saber cuanto tendrás que esperar, para recibir lo que has ganado perdiendo unas cuantas dioptrías.
En conclusión, futuros lectores editoriales, así están las cosas por lo menos desde mi humilde experiencia. Espero que este artículo pueda ser de utilidad para los que quieran acercarse a este mundo fascinante, poniendo un poco de luz en un trabajo casi desconocido y sin embargo fundamental, que se hace con mucha pasión y discreción en la sombra del editor.
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book149,
on 9/1/2011
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Detto fatto: è il 1 settembre e riapre il blog dopo la pausa estiva.
Chiamarla pausa è solo una formalità visto che nella canicola barcellonese, alleviata a volte da qualche rapida fuga al mare, ho continuato a lavorare, sin prisa pero sin pausa, come si dice da queste parti, ovvero senza fretta ma senza fermarsi.
Cos’ho fatto? Cominciamo dal blog che è rinnovato non solo nel look ma anche nei contenuti. Adesso è una finestra sul mondo della letteratura con un approccio più personale, un out of office appunto per staccare dall’agenzia letteraria.
E parlando di ufficio, anche lì ci sono delle novità: un sito internet nuovo di pacca, più accessibile, completo e ricco di contenuti.
Come ad esempio la Gallery dei nostri illustratori. Per ora tre, numero perfetto e, cosa più importante, ognuno con uno stile peculiare e differente.
E poi tante letture arretrate, di lavoro la maggiorparte ma anche di piacere.
Letture estive. Quali sono state le vostre? Le mie sono state queste:
Bukowski, Pulp. Davvero divertente con protagonista un investigatore privato sovrappeso ed i suoi clienti…davvero fuori dal comune.
Simenon, Une confession de Maigret. Un bel giallo, di quelli che ti prendono, ti lasciano il dubbio fino alla fine.

E per restare nei gialli, il primo della serie di Nancy Drew- The Secret of the Old Clock, un classico della letturatura per ragazzi, un acquisto fatto durante le vacanze nel lontano mese di giugno. Mi sono innamorata dell’edizione speciale di Penguin creata per festeggiare gli 80 anni di questa dectective, che non conoscevo.
Ed ho scoperto una vera chicca vintage a partire dallo stile che ci trasporta nell’America degli anni 30 ed alle illustrazioni rigorosamente in bianco e nero.
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Detto fatto: è il 1 settembre e riapre il blog dopo la pausa estiva.
Chiamarla pausa è solo una formalità visto che nella canicola barcellonese, alleviata a volte da qualche rapida fuga al mare, ho continuato a lavorare, sin prisa pero sin pausa, come si dice da queste parti, ovvero senza fretta ma senza fermarsi.
Cos’ho fatto? Cominciamo dal blog che è rinnovato non solo nel look ma anche nei contenuti. Adesso è una finestra sul mondo della letteratura con un approccio più personale, un out of office appunto per staccare dall’agenzia letteraria.
E parlando di ufficio, anche lì ci sono delle novità: un sito internet nuovo di pacca, più accessibile, completo e ricco di contenuti.
Come ad esempio la Gallery dei nostri illustratori. Per ora tre, numero perfetto e, cosa più importante, ognuno con uno stile peculiare e differente.
E poi tante letture arretrate, di lavoro la maggiorparte ma anche di piacere.
Letture estive. Quali sono state le vostre? Le mie sono state queste:
Bukowski, Pulp. Davvero divertente con protagonista un investigatore privato sovrappeso ed i suoi clienti…davvero fuori dal comune.
Simenon, Une confession de Maigret. Un bel giallo, di quelli che ti prendono, ti lasciano il dubbio fino alla fine.

E per restare nei gialli, il primo della serie di Nancy Drew- The Secret of the Old Clock, un classico della letturatura per ragazzi, un acquisto fatto durante le vacanze nel lontano mese di giugno. Mi sono innamorata dell’edizione speciale di Penguin creata per festeggiare gli 80 anni di questa dectective, che non conoscevo.
Ed ho scoperto una vera chicca vintage a partire dallo stile che ci trasporta nell’America degli anni 30 ed alle illustrazioni rigorosamente in bianco e nero.
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©Gisela Bombilà
El blog se toma un descanso…nos vemos en septiembre
Il blog si prende una pausa…ci vediamo a settembre

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Le storie di paura nascono dalla necessità di affrontare la paura stessa attraverso le parole.

La paura degli uomini ha assunto da sempre varie forme: ci sono demoni che ci mettono alla prova, o ci propongono patti inquietanti, altri ancora che si trasformano in animali. Ci sono gli orchi e le streghe ma anche la gente comune che diventa mostruosa a causa di una pozione o una maledizione.
Ed infine ci sono i morti che tornando a visitare il mondo dei vivi sotto forma di vampiri, fantasmi o zombie e che sono i veri protagonisti di queste storie scritte dall’inconfondibile María Teresa Andruetto, candidata al Premio Andersen 2012, autrice che speriamo venga presto tradotta anche in Italia.
Una lettura da brividi…ideale per l’estate
La mujer vampiro, María Teresa Andruetto, Editorial Sudamericana
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Cosa succede quando gli animali di una fattoria vogliono andare in vacanza?
È quello che ci racconta con ironia Michaël Escoffier (già autore di École des Loisirs o Frimousse) in Vacances à la ferme (Vacanze in fattoria). Un divertente album illustrato dall’inconfondibile tocco di Nicolas Gouny (Hachette, Frimousse).
Vacances à la ferme è la storia di un contadino alle prese con i suoi animali fuori controllo: le mucche dormono e non fanno il latte, il cane abbaia senza sosta, il gallo canta troppo presto…ma soprattutto dove sono finite le galline?

Un libro per i piccoli lettori che si divertiranno a scoprire gli scherzi che gli animali riservano al povero agricoltore!
Da leggere al mare ma anche in montagna ed ovviamente in campagna
ALL RIGHTS AVAILABLE-
Formato: 20 x 25 cm.,
40 pagine a colori, Cartonato
Pubblico: a partire dai 5 anni,
Prezzo: 12 €, Lingua: Francese
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LE VACANZE? IN FATTORIA! as of 1/1/1900
Il caffè sarà il problema minore. Molto più problematico i chilometri che fai per trovare la prossima toilette, e soprattutto: i principianti della fiera si riconoscono subito dalle scarpe. Portano scarpe belle e hanno un’espressione di dolore sul viso, i veterani invece girano quasi in ciabatte o almeno in comodissime scarpe di ginnastica.
Grazie Bettina per il tuo commento, io mi sono portata scarpe comode (il tacco lo lascio x la sera se avrò il coraggio di uscire). Ci vediamo in fila per il bagno? Sperando di trovarlo…