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Sono molto contento di avere illustrato questa bella favola scritta da José Carlos Román. L'ispirazione è antica, parte da un racconto popolare africano che narra di come un tempo i coccodrilli avessero una bellissima pelle liscia e dorata. La vanità, come spesso succede anche oggi, interviene a guastare le cose.
36 pagine, Edizioni la Fragatina, disponibile anche in lingua spagnola.

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Studio del personaggio, passando per il fantastico Paolo Poli |
A fine febbraio sarò di nuovo da Artelier a Padova per un workshop di illustrazione su Photoshop! Qua il programma.
Dopo aver visto in azione un po' di monitor e in particolare un Cintiq Companion che mi ha fatto sobbalzare, raccomando per una semplice calibrazione "a occhio" l'immagine di riferimento che fornisce il sito eci.org e che si trova per semplicità anche qua: ECI MONITOR TEST.
Da aprire con Photoshop, non con altri programmi. Si dovrebbero vedere tutte le tonalità di grigio e in tonalità neutra, possibilmente anche i due logotipi nei rettangoli nero e bianco, improbabile sui monitor di fascia bassa.
Questo non ha niente a che vedere con la vera calibrazione che necessita di un colorimetro ma fornisce qualche indicazione per regolare il monitor o decidere se tentare la calibrazione base presente sul computer.
Apple ha nascosto le opzioni avanzate in El Capitan e Sierra, per farle comparire quando apriamo Preferenze di sistema/Monitor/Colore, bisogna cliccare "calibra" tenendo premuto il tasto alt.
La copertina della rivista
Andersen di ottobre, con un articolo a me dedicato da Walter Fochesato.
Four of my works in the collective art exhibition "Digital Dreams", in St. Petersburg (Russia), Nevsky Prospekt 62, from September 2 to October 30.
Thanks to Art Center in Perinnye Ryady.
Una "azione" per mettere con un solo click un disegno a matita su livello, eliminando il bianco.
Doppio clic sul file, oppure si carica dalla palette "Azioni".
Da qualsiasi file si otterrà il disegno in bianco e nero su livello, più un livello di sfondo bianco, in RGB.
E' un'alternativa all'uso della matita in "moltiplica", più versatile se si vuole colorare il tratto. Le tonalità di grigio saranno ovviamente più o meno trasparenti. Se si vuole un tratto più coprente basta duplicare il livello e successivamente unirlo al precedente.
Grimm Press mi ha dedicato la copertina del catalogo 2016, grande onore da parte di un editore che adoro.
17 e 18 marzo, seminario all'Accademia di Belle Arti di Macerata. Grazie agli studenti per la pazienza e attenzione che mi hanno riservato e al grande Maurizio Quarello per il supporto!
Un nuovo workshop di illustrazione digitale a Cesena, grazie a Ocablu associazione culturale.
Ieri pomeriggio fuggivo dalla solita innominabile sagra locale, tra fumi e motori rombanti.
Pochi chilometri e sono nuovamente in Europa, a Vignola Passa la parola ha portato i libri per ragazzi per le strade. Gruppi di persone che si portano i libri appresso tra un evento e l'altro, forse inseguendo l'autore per una dedica. Si respira una bella aria e il cielo grigio a sprazzi azzurri sembra proprio quello disegnato da Roberto Innocenti nell'Ultima spiaggia.
Ed eccolo qua, il Maestro, che parla del suo contributo a "Con la voce dei tuoi occhi", un viaggio tra esperienze, testimonianze e studi sul ruolo delle esperienze artistiche visive e musicali per aiutare le bambine affette da Sindrome di Rett.
Edito da Federighi Editori, a cura di Claudio de Felice e Andrea Giuntini.
Per volontà degli autori, il ricavato dei diritti di copyright di questo libro viene devoluto a favore di progetti di ricerca e assistenza, principalmente nelle sindromi dello spettro autistico.
Sabato 3 ottobre, dalle ore 18, a Vignola (MO), in occasione di
Passa la Parola - Festival della lettura per Ragazzi:
Passeggiata per la mostra "Taste the clouds".
In anteprima dagli USA l'omonimo libro scritto da Rita Marshall per
Creative Editions.
La mostra è aperta dal 26 settembre al 10 ottobre.
Salotto Muratori, via Selmi 2, Vignola.
Orari:
festivi 10-12 15,30-18,30
feriali 15,30-18,30 (giovedì e venerdì)
Prendo spunto da una domanda su Behance per mettere a disposizione un
file PSD a livelli (a risoluzione dimezzata) per chi volesse curiosare nel mio layers-caos!
Per le immagini del calendario Fatatrac non ho usato una vera traccia a matita ma dei rough a colori su cui ho un po' improvvisato. Molti livelli intermedi li ho uniti strada facendo. Niente maschere e ritagli, tutto molto free.
Non mi ero mai accorto che le palette di Photoshop accettassero anche i caratteri speciali... L'effetto può essere demenziale! Su Mac basta tenere aperto il
Visore caratteri e fare doppio click sull'icona mentre si digita il nome di uno strumento, immagino che funzioni anche su Windows con
Mappa caratteri e copia-incolla.
Il Visore (utilissimo per cose ben più serie) si apre su Mac dall'icona nella barra dei menu.
Se l'icona non c'è, occorre renderla visibile dalle Preferenze di sistema/ Lingua e testo.

Un pennellino grintoso e versatile che usa il metodo del pennello doppio, quindi dotato di quella "casualità" che lo rende meno ripetitivo di altri.
Da usare con tratti rapidi e sicuri ma riducendone l'opacità si può anche andare di velatura.
Per chi volesse provarlo, è scaricabile come strumento predefinito (istruzioni allegate), compatibile col vecchio CS3.
Download ROUGH ACRYLIC
Non usa la dinamica forme, nel caso si voglia controllare lo spessore del tratto con la pressione, si può usare l'apposita scorciatoia nella
barra delle opzioni:
A giudicare dal loro Librone dei Viaggi, pare proprio che questi due strambissimi nonnetti ne abbiano fatta di strada in giro per il mondo. Forse non hanno semplicemente attraversato dei luoghi ma anche storie e vite di persone che potrebbero interessarci parecchio.
Diamo un'occhiata al loro strano Librone e sentiamo cosa ci raccontano...
"Cantalamappa" di
Wu Ming, 124 pagine, Electa Kids
Il lavoro è finito, l'illustrazione mi piace, ho fatto tutte le ottocentoventitrè variazioni cromatiche del caso, cosa mi rimane da fare prima di consegnarla?
Per prima cosa appiattire l'immagine dal menu Livello/Unico livello, salvandone una copia.
Riposo un attimo la vista e la esamino in misura reale (vedi post), considerando che la stampa risulta sempre meno contrastata rispetto alla visione a monitor.
Le texture che uso nei pennelli non lavorano mai in scala 100% ma sempre in ingrandimento o riduzione. L'effetto dell'interpolazione produce un generale aspetto molto morbido che in stampa potrebbe risultare quasi "sfocato"
Per questo motivo, nella maggior parte dei casi, applico il filtro Nitidezza/Maschera di contrasto, basandomi sull'esperienza e non più del minimo indispensabile.
Salvata la versione contrastata dell'immagine, non mi rimane che convertire il file RGB in quadricromia.
Se non mi è stato richiesto un profilo CMYK particolare, a cosa posso fare riferimento per la conversione?
Sapendo che la stampa avverrà sulla classica carta patinata, convertirò nell'altrettanto classico Coated FOGRA39.
Ovvero, dal menu
Modifica/Converti in profilo andrò a scegliere quel particolare profilo.
Se invece si stampa su carta "uso mano" opaca, niente di meglio dell'Uncoated FOGRA29
Attenzione all'editoria scolastica che a volte non accetta più del 300% di inchiostro totale, se questa richiesta viene confermata, un profilo ideale potrebbe essere l'ISO Coated v2 300%.
Nel caso questi profili non fossero già presenti nel computer, si possono facilmente cercare e scaricare in rete.
Bene! Fatto ciò, non mi rimane che salvare il file nel formato TIFF,
incorporando il profilo colore e caricarlo via FTP sul mio server per la consegna.
A volte ritornano... Questo Signor Bop l'avevo dimenticato in un cassetto (digitale).
Un pizzico di restauro ed eccolo qua!
Le fantastiche editrici di
Camelozampa lo stanno già ristampando!
Da quando lavoro in digitale, mi capita spesso tra una zumata e l'altra di perdere il senso delle dimensioni, ovvero la misura esatta a monitor della
pagina stampata. Come molti avranno notato, attivando il comando
Visualizza/Dimensioni stampa spesso si vedono misure che non c'entrano nulla con le dimensioni di stampa impostate all'inizio del lavoro.
Poco tempo fa mi sono accorto che c'è un rimedio a questa umiliazione, evitando altri noiosi sotterfugi. Si tratta di aprire le preferenze e sostituire la risoluzione monitor, impostata di default a 72ppi, con quella effettiva del monitor che stiamo usando.
In che modo ho calcolato la risoluzione in pixel/pollice del mio monitor?
- Ho aperto le Preferenze di sistema, alla voce Monitor risulta la risoluzione di 1920 x 1200 pixel.
- Ho misurato la larghezza dello schermo visibile convertendola in pollici. Sono 51,6 centimetri, diviso 2,54 fa 20,31 pollici.
- Dividendo la larghezza in pixel per la larghezza in pollici ottengo la risoluzione in pixel/pollice, quindi 1920 ÷ 20,31 = 94,53
I decimali non vengono considerati quindi inserisco 94 o 95 come risoluzione monitor nelle Preferenze/Unità di misura e righelli.
Dal menu Modifica/Scelte rapide da tastiera assegno un tasto a Visualizza/Dimensioni stampa, quindi con un solo click posso finalmente vedere il mio lavoro a dimensione reale!
P.S. se si vuole evitare la conversione in pollici, Photoshop accetta anche Pixel/cm ma è meno preciso.
il mio sostegno alla campagna LIP-Legge di Iniziativa Popolare per la scuola della Repubblica. Contro la "buona scuola" dei renzisti. LA SCUOLA E' PUBBLICA! RISPETTIAMO LA COSTITUZIONE!
Da qualche giorno ho in testa l'immagine di un bambino che si aggira in barca per le vie di un paese piuttosto nebbioso, così mi sono messo a disegnarla molto di getto.
Ottima occasione per farmi tre nuovi pennelli di Photoshop, ne ho usato anche un quarto che avevo già.
Se qualcuno ha la curiosità di provarli, si possono scaricare qua. Come è mia abitudine sono salvati come Strumenti predefiniti e vanno caricati e usati da lì.
Ogni tanto qualcuno mi chiede il motivo per cui preferisco il metodo RGB pur sapendo che il mio lavoro è destinato alla stampa in quadricromia.
Certamente si può ottenere un buon risultato anche partendo dal metodo CMYK ma a mio avviso ci sono alcuni ottimi motivi per impostare il proprio lavoro in RGB e convertire in quadricromia solo alla fine, dopo aver appiattito tutti i livelli.
- Tutti lo sanno, la quadricromia "pesa" di più, rallenta e si perdono molti filtri, va bè io tanto non ne uso.
- Otto tubetti di acrilico consentono una gamma molto più vasta della migliore stampa in quadricromia, perché dovrei limitare la mia tavolozza digitale? A parte i miei portfoli sul web, se mi servono le immagini per una mostra le faccio stampare in RGB, senza rinunciare al mio blu cobalto.
Uso spesso comunque i cursori in quadricromia per cui vado fuori gamma stampabile solo con saturazioni e valori tonali. Se attivo Visualizza/Prova colore ho comunque l'anteprima del risultato in quadricromia, anzi in una specifica quadricromia.
- Questo è un punto essenziale, non esiste una generica "quadricromia", ma precisi profili di quadricromia, uno per ogni tipo di stampa, carta, inchiostri utilizzati.
Altro punto a favore di un "Super originale" in RGB da convertire in CMYK solo alla consegna!
Se va su carta patinata convertirò probabilmente in Coated FOGRA39, se va su carta opaca sceglierò Uncoated FOGRA29, solo per fare un esempio.
I profili colore non sono fisime, alcuni grossi editori di scolastica che stampano su carta sottile richiedono l'ISO Coated v2 300%, ovvero: il nero più nero di un'immagine RGB, convertita in quel profilo, produrrà una quadricromia dove la somma dei quattro inchiostri in un singolo punto non supera il 300%. Altrimenti la stampa non parte.
Ma se lavoro direttamente in quadricromia? Ecco che posso combinare guai grossi!
Facciamo finta che io stia lavorando in CMYK, col classico profilo Coated FOGRA39 e voglia aggiungere un cappellino nero a questo personaggio. Nulla mi vieta di sparare tutti i colori al 100% come faccio qui:

Aprendo il pannello Info, opportunamente configurato, la lettera Sigma permette a chi è scarso in matematica come me di vedere la somma dei quattro inchiostri nel punto dove posiziono il puntatore: 400%!
Roba da galera! Il FOGRA39, la comune stampa su patinata, ammette un TAC (Total Area Coverage) del 330.
Vediamo cosa succede se mi concedo le stesse libertà su un file RGB, visivamente il risultato è identico.
Ma se vado a verificare con l'Info vedo che il valore Sigma è 329, quindi nei limiti del TAC del FOGRA39 che io ho impostato come spazio di lavoro CMYK di default da Modifica/Impostazioni colore.
Questo file RGB potrà essere convertito in tutti i profili di quadricromia del mondo, ognuno con TAC e valori cromatici ottimizzati per un preciso tipo di stampa.
La conversione va fatta dal menu Modifica/Converti in profilo e quando si salva il file bisogna
incorporare il profilo.
La quadricromia, in definitiva, è un oggetto piuttosto delicato, la presenza di un colore non lineare rispetto agli altri (il nero) mi fa preferire che se ne occupi il programma, è una delle cose che sa fare meglio.
Prossimamente scriverò due righe sulla scelta dello spazio RGB più opportuno per chi ha come intento finale la stampa, ma intanto possiamo già escludere il famigerato sRGB.
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